Il settore del franchising nel nostro Paese gode di ottima salute con numeri in costante crescita da anni. Dal 24 al 26 ottobre si terrà il Salone Franchising Milano, appuntamento cardine del franchising del nostro Paese, di cui ExportFranchising è Media Partner. Abbiamo intervistato Antonio Fossati, direttore del Salone che ci ha fornito un’interessante prospettiva per i format italiani che vogliono sviluppare la loro rete commerciale, sia in Italia che all’estero.
- Il franchising è un settore che negli ultimi anni ha visto un’importante crescita a livello globale, come si presenta il quadro su scala nazionale?
Il settore franchising appare sempre estremamente dinamico e in salute. In Italia negli ultimi sei anni è cresciuto di oltre il 5% a fronte di un PIL negativo. Occupa quasi 200.000 persone e gli affiliati sono oltre 54.000. Un segnale evidente di continuo interesse e capacità di produrre ricchezza.
Due sono gli elementi chiave: da un lato il franchising continua essere un modello di sviluppo di impresa che tiene conto delle competenze locali e suddivide le attività e gli investimenti tra i due partner, franchisor e franchisee.
Dall’altro, è una importante fonte di opportunità per mettersi in proprio e diventare imprenditore per chi oggi non vuole o non può più rimanere nel mondo del lavoro dipendente.
- L’interesse degli operatori stranieri per i format nostrani è in continua ascesa, quanto è importante attualmente l’estero per i franchising Made in Italy?
L’aspetto internazionale del franchising è estremamente importante. Il numero dei franchisor all’italiana all’estero è l’indicatore in maggior crescita. Similmente, ha ripreso negli ultimi due anni anche l’ingresso in Italia di marchi stranieri, precedentemente prudenti per il rischio Paese o la complessità del mercato italiano. Stanno entrando marchi importanti dal Nord America ma anche dall’Asia.
- Per essere competitivi nei mercati esteri sono necessarie determinate competenze, quali competenze mancano all’interno dei format italiani per vincere all’estero?
Le competenze per internazionalizzare sono simili sia per aziende in franchising che aziende di altro tipo. È necessaria soprattutto una cultura internazionale, la capacità di conoscere e muoversi correttamente in contesti diversi e di stringere alleanze con Partner nei Paesi locali che possano accelerare il processo di apprendimento delle specificità di ogni mercato. Questo, se è più facile per aziende medio-grandi, diventa una sfida importante, ma da affrontare, anche per le aziende medie o medio-piccole.
- I franchisor e i franchisee si trovano oggiad affrontare contesti sempre più complessi, quali tipologie di supporti possono trovare al Salone del Franchising di Milano?
Il Salone Franchising Milano è un’occasione per le aziende sia di comprendere come si muovono i propri competitori, sia di entrare in contatto con nuove soluzioni, tecnologie, processi presentati al Salone nei molti workshop, seminari o convegni nei quali sono ospitati testimonial di grande valore italiani ed internazionali.
- Per quali motivi è importante per un franchisor o aspirante tale partecipare al Salone? e per un franchisee?
Partecipare al Salone Franchising Milano è importante perché è una leva di sviluppo commerciale: al salone espongono oltre 200 marchi di franchising, con una copertura quindi di circa il 20% del mercato, estremamente ampia rispetto alla media di fiere di altri settori. I visitatori sono invece 17.000, e tra questi molti sono potenziali franchisee estremamente qualificati.
Fonte: a cura della redazione di ExportFranchising, info@exportfranchising.it
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