La capitale francese ha ospitato dal 17 al 20 marzo una delle più importanti fiere internazionali dedicata all’industria del franchising. Giunta alla sua trentottesima edizione il Franchise Expo Paris ha accolto oltre 36.000 visitatori che hanno potuto osservare ed interagire con 495 diversi marchi rappresentanti dei più svariati settori di attività (food, fashion, interior design, wellness, etc.).
Abbiamo visitato il Franchise Expo Paris 2019 e vi raccontiamo le nostre impressioni su ciò che abbiamo visto e sui format che ci sono piaciuti di più!
I dati in breve
Iniziamo andando a vedere i dati che hanno caratterizzato questa edizione della manifestazione francese:
- 585 espositori;
- 495 marchi (di cui 27% insegne internazionali);
- 7 Padiglioni internazionali;
- Più di 36.000 visitatori e più di 3300 visitatori internazionali;
- Più di 100 conferenze.
Nel vivo del Franchise Expo Parsi 2019
L’Italia è stata rappresentata da diversi brand nostrani che hanno preso parte alla manifestazione esibendosi in singoli stand o facendo parte della collettiva coordinata dall’Istituto Commercio Estero (ITA – Italian Trade Agency) alla quale hanno aderito alcune imprese facenti parte delle Associazioni Nazionali rappresentative dell’industria del settore del franchising e del retail come: Assofranchising, Confimprese, Federfranchising.
In totale si sono contati oltre 35 exhibitors italiani dislocati nei due principali padiglioni della manifestazione francese.
Tra i settori maggiormente rappresentativi del Bel Paese non poteva mancare il food e tra i format più interessanti non potevano non fermarci allo stand del brand bolognese Bottega Portici che con la lavorazione e la degustazione di pasta fresca (tortelli, tortelloni, tagliatelle, etc.) ha catturato l’attenzione dei numerosi presenti ed anche la nostra!
Interessante anche un altro format sempre del settore food presentato da “Matassa”, progetto di ristorazione Campano ideato da Gerardo Taglianetti che ha aperto il primo punto vendita ad Eboli (SA) e che propone un menù composto da piatti tipici della tradizione italiana abbinati a piatti tipicamente asiatici aventi tutti come comun denominatore la produzione di pasta fresca. Un format che nelle parole del suo fondatore mira ad una crescita sui mercati esteri soprattutto in quelli dove il consumo di pasta fresca è maggiore e dove risiede anche maggiore attenzione alla qualità dei prodotti ed alla tradizione delle lavorazioni.
Tra i settori della moda segnaliamo lo stand di Ju’sto, brand di borse ed accessori che proprio in Francia nel corso del 2019 lancerà un piano di co-marketing e di collaborazione sul piano retail con un brand della moda mare e che è già molto attivo con la formula del franchising nella penisola iberica.
Molto visitati sono stati gli stand di Veneta Cucine, già forte e presente capillarmente sul mercato francese, Divani e Divani by Natuzzi, Coin Casa e Kasanova.
In conclusione
Il franchising non sembra avere crisi ed attrae sempre più sia nuovi franchisor desiderosi di proporre al mercato, anche internazionale, il proprio format vincente sia quegli imprenditori (i franchisee) che intendono si mettersi in proprio ma guidati e protetti da un brand e da un progetto che in qualche modo riesce a diminuire il loro rischio di impresa ed a ottimizzare le risorse impiegate. Molti operatori sembrano prediligere a volte strategie di sviluppo basate sul mix tra attività a gestione diretta ed attività con la formula contrattuale del franchising. Non c’è ovviamente una ricetta valida per tutti i settori ma la soluzione ottimale va individuata in base al format ed al progetto di crescita soprattutto quando si ha l’ambizione di proporsi sui mercati internazionali.